“State perdendo il vostro tempo”. Questa l’unica dichiarazione di Emilio Massacese ai cronisti uscendo dalla Procura questa mattina intorno alle 11.00, dopo essere stato ascoltato dal Pm Gennaro Varone in merito alle indagini per l’omicidio di Nicola Bucco. Massacese, 58 anni, fratello di Vittorio, titolare del baretto del Porto e amico della vittima, tanto da aiutarlo saltuariamente a pagare l’affitto, era stato iscritto nel registro degli indagati dopo il ritrovamento nel suo appartamento di una scarpa con delle tracce ematiche. Ancor prima di procedere con le analisi affidate al consulente della Procura Giuseppe Liborio Stuppia e previste per domani, il Sostituto Procuratore Varone ha comunque voluto ascoltare Massacese che si é dichiarato assolutamente estraneo ai fatti. Il suo avvocato, Maurizio Di Lallo, non ha voluto rilasciare dichiarazioni limitandosi ad un laconico: “Attendiamo l’esito degli esami peritali sulla scarpa.” Quelle tracce, secondo l’avvocato, non sono sangue umano, ma quasi certamente di pesce, vista l’attività del suo assistito come operaio a bordo di un motopontone. Nicola Bucco, lo ricordiamo, é stato trovato cadavere nel suo appartamento, colpito a morte da una serie di fendenti con il coltello, la sera del 14 novembre scorso. A distanza di 5 mesi varie le strade percorse dagli inquirenti ma, fino a questo punto, nessuna si é rivelata quella giusta.

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