Omicidio Cagnetta. Angelo Ciarelli condannato a 21 anni per omicidio preterintenzionale

ciarelli angeloLa Corte d’Assise di Chieti ha condannato a una pena di 21 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale, porto abusivo di arma e violazione della sorveglianza speciale Angelo Ciarelli, il nomade di 39 anni accusato di aver ucciso Tommaso Cagnetta, pregiudicato di 42 anni con un colpo di pistola, il 2 luglio dello scorso anno, a Pescara, nel cortile del cosiddetto “ferro di cavallo”. L’accusa, rappresentata dal pm di Pescara Valentina D’Agostino, aveva chiesto di procedere per il reato di omicidio doloso e di condannare l’imputato a 28 anni e sei mesi. La parte civile, rappresentata dall’avvocato Cristiana Valentini, ha ottenuto un risarcimento di 400 mila euro per entrambi i genitori della vittima. La Corte D’Assise presieduta da Geremia Spiniello, nella sentenza di oggi ha riconosciuto in Ciarelli l’autore dello sparo, ma deve aver al contempo ritenuto che non sia stata provata l’intenzionalità di uccidere. Le parti si sono comunque riservate appello al deposito delle motivazioni della sentenza. L’omicidio di Tommaso Cagnetta era in qualche modo legato allo spaccio di droga: due tossicodipendenti quel pomeriggio avrebbero acquistato delle dosi di eroina da una spacciatrice rom, senza però saldare il conto. Sono intervenuti altri nomadi e Ciarelli avrebbe esploso il colpo di pistola, uccidendo Cagnetta. Nel corso del processo sono state utilizzate anche intercettazioni ambientali e telefoniche tra i Rom della famiglia Ciarelli. Angelo è infatti il fratello di Massimo Ciarelli, il ragazzo di 29 anni sotto processo per l’omicidio di Domenico Rigante e il tentato omicidio del fratello gemello Antonio, aggrediti la sera del 1° maggio 2012 nella loro abitazione a Pescara.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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