Previsto per domani alle 9.30 presso il tribunale di Pescara l’interrogatorio di Sante Corazzini, accusato di aver ucciso il padre Angelo nella sua abitazione a Popoli. Oggi è stata effettuata l’autopsia.E’ morto per emorragia polmonare Angelo Corazzini, il 66enne di Popoli (Pescara) ucciso a coltellate dal figlio Sante Corazzini, 40 anni. Lo ha stabilito l’autopsia eseguita oggi dal medico legale Ildo Polidoro su incarico del pm del tribunale di Pescara Silvia Santoro. La vittima e’ stata colpita martedii’ notte con tre o quattro coltellate, mentre si trovava gia’ al letto nella propria abitazione. Il colpo fatale e’ stato inflitto al torace.

Popoli – Il primo a perdonarlo doveva essere stato proprio lui, il padre, Angelo Corazzini. Poi, in qualche modo, anche l’Italia lo perdonò, dopo che lo stesso padre aveva invocato e ottenuto la grazia per quel suo figliolo “difficile”. A 19 anni Sante Corazzini aveva già ucciso, con le botte allora, un anziano che a suo dire l’aveva molestato. Era stato importante quel perdono lì – la grazia – non soltanto perché concessa dalla massima espressione istituzionale, il presidente della repubblica (Ciampi, all’epoca) ma anche perché significava che la società accettava di riprovare ad investire su di lui, tornava a dargli fiducia, gli offriva un’altra chance. Era questo che aveva desiderato papà Angelo: un’altra possibilità per quel ragazzo malato e sfortunato. E invece no. Angelo Corazzini la sua vita – che non era più sua perché consacrata al figlio – l’ha lasciata lì sul letto, nella casa di via dei Tigli. Regalata una volta per tutte, l’ultima, al figlio Sante, sangue del suo sangue. Ora di sangue resta solo quello che imbratta le lenzuola. Tanto, troppo e troppo orribile. No, Sante Corazzini non è stato grato al papà, e come avrebbe potuto, in fondo mica ci stava con la testa. Ecco perché Angelo voleva e doveva capirlo, e accudirlo a tutti i costi. E lui stesso, Sante, in un momento di lucidità, quando ha bussato sconvolto alla porta del vicino, deve aver capito che da quest’ultimo omicidio non tornerà più indietro, che ora sarà davvero solo.

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