video » Omicidio di Garrufo, presunto omicida non parla

garrufoE’ in stato di confusione il badante cingalese di 29 anni accusato del delitto del connazionale 30enne Sattambie Nanayakkara, avvenuto a Garrufo di Sant’Omero. L’uomo ieri si è avvalso della facoltà di non rispondere dinanzi al gip del tribunale di Teramo, Domenico Canosa. Alla presenza del suo avvocato, l’extracomunitario, ha dimostrato chiaramente di essere ancora sconvolto per quello che è accaduto la notte tra sabato e domenica scorsi. Il gip si è riservato di decidere sulla convalida e sulla richiesta avanzata dall’avvocato dell’indagato di concessione degli arresti domiciliari. Nell’inchiesta al momento ci sono le attività di raccolta prove ma non la ricostruzione e, soprattutto, la spiegazione di chi lo ha commesso. La pubblica accusa, rappresentata dal procuratore di Teramo, Bruno Auriemma, presente all’interrogatorio di garanzia svoltosi in carcere, contesta al cingalese l’omicidio volontario che diventerà molto probabilmente aggravato dai futili motivi. Ha in mano una ricostruzione precisa, riportata dai testimoni, e un primo sommario referto autoptico che riferisce di due colpi di coltello inferti a una vittima che era già in ginocchio e, dunque, in posizione di minorata difesa.


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