Omicidio Martinsicuro: per il procuratore è stata un’esecuzione

La Traviata

omicidiomartinsicuroL’omicidio di Martinsicuro è stata un’esecuzione vera e propria. Alla base dell’atto, la volontà di vendicarsi per essere stato oltraggiato, deriso e picchiato davanti ai clienti del bar. Queste, secondo il procuratore di Teramo Antonio Guerriero, le ragioni dell’omicidio del 35enne Roberto Tizi, ucciso domenica da Arjan Ziu, in strada, a Martinsicuro (Teramo). La vittima è stata raggiunta da un primo colpo di pistola alla tempia, da un secondo alla mascella e da un terzo sotto un’ascella. E poi calci e pugni quando il corpo è caduto a terra dall’auto della convivente. Nella conferenza stampa di oggi, in Tribunale a Teramo, sono stati forniti dettagli sul delitto e sugli sviluppi dell’inchiesta che ha condotto ieri all’arresto del fratello e dei nipoti di Ziu, reo confesso. I presunti complici dell’uomo, albanese di 49 anni, sono accusati di concorso in omicidio volontario aggravato dai futili motivi, tentato omicidio della convivente, porto e detenzione illegale di arma da fuoco. Gli arrestati sono il fratello di Arjan Ziu, Michele (52anni) e i figli di quest’ultimo, Rudy (25) e Antonio (18).

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