Si e’ avvalso della facoltà di non rispondere Giovanni Grieco, 42 anni a ottobre, il presunto assassino del pasticciere Giandomenico Orlando, 67 anni, ucciso a coltellate mercoledi’ mattina a Pescara nel suo locale di via Puccini. Grieco, che e’ difeso dall’avvocato Paolo Marino, è stato catturato mercoledi’ dai carabinieri a Pineto dopo alcune ore di fuga. Il GIP del Tribunale di Teramo, Domenico Canosa, gli ha contestato l’omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi e poi ha convalidato il fermo. Successivamente gli atti saranno trasmessi alla Procura di Pescara. Dall’autopsia sul corpo della vittima emerge che sarebbero stati quattro i colpi di coltello sferrati . La causa della morte sarebbe un emopneumotorace massivo, accumulo di aria e sangue nel cavo pleurico. L’esame autoptico, effettuato dal medico legale Cristian D’Ovidio su incarico del pm Rosangela Di Stefano, è durato circa cinque ore. Intanto emergono nuovi particolari sugli attriti tra la famiglia Orlando e quella del presunto omicida. Nei confronti di quest’ultimo la polizia, nell’ambito di due procedimenti per precedenti aggressioni, aveva presentato alla Procura cinque informative in cui si ravvisava la necessità di una misura cautelare. Misura che, però, non è mai arrivata. “L’avevo detto che ce l’aveva con noi, lo sapevo che sarebbe successo: è stata una tragedia annunciata. Nessuno ha fatto nulla, a che serve la giustizia? A che serve?” è lo sfogo della figlia della vittima Francesca Orlando disperata così come la madre Patrizia Chiavaroli per la tragedia che secondo loro poteva essere evitata. Tutti, nella zona sapevano che Grieco e l’anziana mamma non sopportavano quella pasticceria e che l’uomo aveva aggredito per due volte il fratello di Francesca,Alessio Orlando: una nell’agosto 2013 e la seconda nel novembre 2014 quando poi era arrivato l’ammonimento del questore di Pescara.
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