Omicidio Pavone- Il 10 marzo al via il rito abbreviato per Gagliardi

carlo pavoneHa chiesto e ottenuto il rito abbreviato Vincenzo Gagliardi l’uomo in carcere a Pescara da 8 mesi perchè accusato di aver sparato, uccidendolo, all’ingegnere informatico Carlo Pavone. E’ stata fissata al 10 marzo la prima udienza del processo a carico del dipendente delle Poste di Via Volta arrestato dai Carabinieri con l’accusa di esser stata la sua la mano che la sera del 30 ottobre 2013 ha sparato a Carlo Pavone sotto la sua abitazione di Montesilvano colle. Entrato subito in coma  Pavone è morto dopo un anno di agonia il 18 novembre scorso. Una posizione, dunque, quella di Gagliardi aggravata proprio dal decesso dell’ingegnere di Montesilvano. Si è sempre difeso con poche laconiche dichiarazioni, fatte per mezzo del suo legale, Vincenzo Gagliardi: non ha mai ammesso di aver sparato a Pavone dicendosi estraneo ai fatti a lui contestati. Di natura passionale il movente: una conclusione a cui sono giunti gli inquirenti dopo mesi di indagini e intercettazioni che hanno fatto venire alla luce la relazione clandestina tra Gagliardi e la moglie di Pavone, Raffaella d’Este, rimasta estranea all’inchiesta. Una scelta quella del rito abbreviato per evitare la Corte d’Assise e soprattutto la giuria popolare: una mossa, quella dei legali di Gagliardi, forse dettata dal tentativo di voler sottrarre l’uomo al possibile “giudizio umano” per quella relazione tra due genitori di famiglia che di famiglie ne hanno rovinate due e per sempre. 

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