Soldi utilizzati per le spese legali e non spariti. E’ quanto hanno accertato i magistrati della Procura di Napoli in merito al cosiddetto tesoretto (130 mila euro) che si trovavano sul conto di Salvatore Parolisi in un istituto di credito campano. Soldi che invece vengono reclamati dalla famiglia di Melania Rea affinché vengano destinati alla piccola Vittoria quale acconto del milione di euro di provvisionale che era stato decisa dal giudice in 1° grado. E così il ricorso depositato dall’avvocato Mauro Gionni contro l’archiviazione decisa dalla Procura verrà preso in esame dal GIP del tribunale di Napoli il prossimo 3 ottobre. Ben più importante è invece la data del prossimo 10 febbraio allorché arriverà in Cassazione l’omicidio di Melania, uccisa con 35 coltellate nel bosco delle Casermette di Ripa di Civitella il 18 aprile del 2011. Per l’assassinio della moglie, Salvatore Parolisi, che si è sempre professato innocente, in appello era stato condannato a 30 anni dopo che in primo grado era stato condannato all’ergastolo dal GUP di Teramo, Marina Tommolini.
Be the first to comment on "Omicidio Rea: sul tesoretto di Parolisi il GIP decide il 3 ottobre"