Omicidio Rea: Una perizia scagiona Parolisi?

ParolisiReaCi potrebbero essere elementi per la revisione parziale del processo a carico di Salvatore Parolisi, in carcere per la morte della moglie Carmela Melania Rea. Secondo una nuova perizia della difesa, infatti, si potrebbe puntare alla concessione della valutazione di un nuovo elemento di prova secondo cui sul luogo del delitto c’era qualcun altro che non era Parolisi, ma forse l’assassino. Si tratta dell’impronta di una scarpa insaguinata isolata dagli investigatori alla base del chiosco situato alle Casermette di Civitella del Tronto nei pressi del quale venne ritrovato il corpo senza vita di Melania uccisa il 18 aprile del 2011 con 35 coltellate. Parolisi, dopo la condanna all’ergastolo nel processo di primo grado, in Corte d’Appello a L’Aquila si é visto, per cosi dire, ridimensionare la pena a 30 anni di reclusione, ed ora, ancor più che alla Cassazione, gli avvocati Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, puntano dritti alla revisione rispetto anche alle motivazioni dei giudici della Corte d’Appello che parlano di gravi indizi consistenti, cioè resistenti alle obiezioni, e quindi attendibili e convincenti. Se questa nuova perizia dovesse dimostrare con assoluta certezza che sul luogo dove é stato trovato il cadavere di Melania c’era qualcun altro va da se che il castello indiziario dentro al quale sono imprigionate le responsabilità del caporalmaggiore campano potrebbe cedere dalle sue fondamenta.

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