Omicidio stradale: la prevenzione contro la pirateria

sebastiani panchina

vittime stradaOgni anno le strade mietono vittime, chiedendo un tributo di vite umane che fa dei morti in strada un numero nettamente maggiore di quello che ci raccontano le cronache nere con i loro omicidi irrisolti e gli assassini che nascondono le loro colpe dietro le maschere di una finta innocenza. Spesso conseguenza diretta della pirateria, l’omicidio stradale, categoria di crimine ad oggi ancora mancante nel nostro sistema guridico, è una realtà che può essere circoscritta e prevenuta e di cui si è parlato in una giornata di studi, organizzata dal Comune e dalla Polizia locale di San Giovanni Teatino.
“Nonostante il decremento degli incidenti stradali, ogni anno si contano innumerevoli vittime di sinistri”, ha dichiarato Luciano Garofano, ex comandante dei Ris di Parma e Presidente dell’Accademia Italiana di Scienze Forensi. “Soltanto nel 2012 le vittime della strada sono state più di tremila, a fronte dei 500 omicidi perpetrati nello stesso anno dalla criminalità”.
“Per scoraggiare la pirateria”, ha ribadito Ernesto Grippo, comandante della Polizia municipale de L’Aquila, “è necessario elevare sanzioni a chi non rispetta il codice stradale, tentando di reprimere comportamenti sbagliati alla guida come parlare o messaggiare al cellullare e mettersi alla guida in stato di ebbrezza alcolica o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti”.

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