video » Ludovici insiste: “L’omosessualità? Una malattia”

ludoviciL’omosessualità? uno status «non legale, non regolare, non normale, una malattia». Anche 24 ore dopo, insiste sulle sue posizioni il consigliere comunale aquilano Giuseppe Ludovici, già diventato un caso nazionale. Nel giorno dell’approvazione in Consiglio Comunale dell’istituzione del registro delle unioni civili, mentre quasi tutto il consesso civico esulta per una scelta che pone il comune capoluogo all’avanguardia in Abruzzo e tra le prime città d’Italia, a rovinare la festa è stata la sconcertante dichiarazione dell’esponente dell’API. Dichiarazione ripetuta anche “a freddo” questa mattina davanti alle telecamere di Rete8, nonostante le decine di reazioni delle ultime ore. Tra queste spicca quella del vicesindaco Roberto Riga, dello stesso partito: «Una considerazione assurda», ha dichiarato, «Mi dissocio fermamente dalle affermazioni personali del consigliere Ludovici. Parlare di illegalità o peggio ancora di malattia», dichiara Riga, «ci catapulta in considerazioni assurde, del tutto altre rispetto a quanto il gruppo consiliare Api ha votato in aula. Vale a dire l’auspicata delibera sulle unioni civili, momento epocale per la nostra città, in termini di civiltà e progresso. Sono rimasto inorridito nell’ascoltare le parole di Ludovici. Stento a credere, addirittura , che abbia afferrato il senso stesso della delibera che è quello di garantire il riconoscimento delle unioni civili. Considerazioni imprecise e omofobe, quelle di Ludovici lontane anni luce dalle posizioni del nostro partito che fonda la sua politica sul rispetto dell’altro».


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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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