Operazione Aquila nera, i primi interrogatori

gran sasso

ordine nuovo“Il mio assistito si è mostrato collaborativo ma ha potuto spiegare solo la sua posizione, che è marginale. Al pm Picardi non ha potuto dire di più perché non sa niente su quanto gli è stato chiesto”. Così si è espresso l’avvocato Gabriele Torello al termine dell’interrogatorio del suo assistito Franco Montanaro, una delle 11 persone finite in carcere (altri 3 sono ai domiciliari) nell’ambito dell’operazione “Aquila Nera”. La presunta attività terroristica di estrema destra che ricorda Ordine Nuovo e che aveva base in Abruzzo, secondo le indagini dei carabinieri del Ros stava progettando attentati anche a politici. Montanaro, 46 anni, originario di Roccamorice, ha accettato la convocazione della procura distrettuale antimafia del capoluogo dopo essersi sottoposto nei giorni scorsi all’interrogatorio di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari a Pescara, in rogatoria. “Oggi il mio assistito ha voluto spiegare come si è ritrovato nella riunione che poi è l’unica contestazione che si fa sul suo conto”, ha chiarito il legale per il quale “dire che la posizione di Montanaro è marginale è addirittura esagerato: è solo una persona che ha la passione per la seconda guerra mondiale che non si è reso conto della situazione”. L’avvocato Torello ha presentato istanza di scarcerazione e, in subordine, la concessione degli arresti domiciliari. Davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia oggi è sfilato Luigi Di Menno Di Bucchianico, 47 anni, di Lanciano, uno dei tre finiti ai domiciliari. Secondo il suo legale, Giancarlo Del Torto, “ha chiarito la sua posizione spiegando che non è un pericoloso terrorista”. “Non pensava di ritrovarsi in questa situazione, è una persona normale che pensava di poter esprimere una critica e un disagio sociale ma assolutamente senza nulla di violento”, aggiunge il legale. Anche l’avvocato Del Torto ha presentato istanza di rimessione in libertà o, in subordine, una misura “meno afflittiva”: “Sono fiducioso che anche il giudice abbia capito la posizione di una persona che inizialmente non era tra gli arrestati”, conclude.

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