Operazione “Uomo ragno”: sgominata banda di furti in appartamento

FurtoAlle prime luci dell’alba, il personale della sezione di Polizia Stradale di Chieti e del dipendente distaccamento di Lanciano, coadiuvato dal personale del compartimento della Polizia Stradale di Bari, su iniziativa della Procura della Repubblica di Lanciano, ha posto fine alla carriera criminale di una banda specializzata nei furti d’appartamento e operante prevalentemente in provincia di Chieti. Due sono state le misure di custodia cautelare in carcere, emesse dal GIP del Tribunale di Lanciano, Massimo Canosa, a carico di due Baresi del 1991 e del 1988.
L’operazione, denominata “Uomo ragno”, che si riferisce a un’attività d’indagine condotta dal distaccamento di Polizia Stradale di Lanciano e coordinata dal Procuratore Capo della locale Procura, Francesco Menditto, è partita da una serie di furti in abitazioni, avvenuti a Fossacesia, Rocca San Giovanni, Lanciano e Ortona.
La banda, composta da una cellula di cinque Baresi, tutti indagati, aveva scelto come base operativa Fossacesia Marina e i reati contestati sono riferiti al periodo settembre-dicembre 2014. Il modus operandi del gruppo partiva da un’attenta pianificazione degli obiettivi da colpire, ville e appartamenti preferibilmente non allarmati, a cui faceva seguito una verifica circa la possibilità di occultare la merce rubata appena consumato il furto, riducendo così al minimo il rischio di essere fermati dalle forze dell’ordine. Una volta in possesso della refurtiva, idue malviventi si servivano di auto rubate per il compimento dell’attività criminale. Di qui la necessità di una base operativa sul territorio per occultare le auto rubate, individuata in un’area condominiale di Fossacesia Marina; le auto erano utilizzate esclusivamente per i raid notturni, mentre durante il trasferimento dal capoluogo pugliese la banda si muoveva solo con auto di proprietà.
L’indagine ha posto in luce l’affiliazione della banda a un’organizzazione ben più ampia, specializzata nell’individuare, all’interno delle abitazioni di un certo rilievo, la posizione della cassaforte, aprirla e impossessarsi del suo contenuto. Gli obiettivi preferiti sono stati ovviamente denaro e gioielli, ma i malviventi nei colpi messi in atto non disdegnavano materiale informatico e Hi Fi.
Tutti i componenti della banda possiedono una spiccata abilità ad arrampicarsi all’esterno delle abitazioni e utilizzando grondaie, canali e balconi, riuscivano ad arrivare ad altezze inimmaginabili, come quarto o quinto piano di un condominio (da qui il nome “Uomo ragno”, attribuito all’operazione).
Durante le azioni delittuose si è riscontrato una spiccata pericolosità dei componenti di questa cellula malavitosa: sia gli arrestati che gli altri indagati, per sottrarsi ai controlli e rimanere impuniti, si sono resi responsabili di comportamenti violenti contro alcuni appartenenti alle forze dell’ordine che hanno incrociato sulla loro strada. Due episodi su tutti: lo scorso mese di ottobre, dopo alcuni furti commessi a Ortona e la successiva fuga con un’auto rubata, c’è stato un tentativo d’investimento di un carabiniere che era intervenuto per bloccare i responsabili; il peggio è stato evitato solo grazie alle capacità fisiche del militare. Lo scorso dicembre, inoltre, nel corso di una tappa di trasferimento della banda di rientro a Bari con della refurtiva al seguito, un tentativo di controllo da parte degli agenti del commissariato di Barletta si è concluso con un rocambolesco inseguimento, terminato con decine di auto distrutte e alcuni feriti. Nella circostanza è stato arrestato solo uno dei componenti del gruppo.
Le indagini, durate alcuni mesi e portate avanti dagli investigatori del distaccamento della Polstrada di Lanciano, hanno portato all’identificazione dei componenti della banda che è stata così sgominata. Significativo per l’identificazione di uno dei due catturat, è stato il supporto fornito dal personale della squadra di Polizia Scientifica del locale commissariato.
Dopo l’arresto, i due giovani sono stati rinchiusi nel carcere di Bari in attesa dell’interrogatorio di garanzia da parte del GIP.
L’operazione odierna aggiunge un ulteriore tassello ai risultati conseguiti nell’ultimo quinquennio dagli investigatori del distaccamento di Lanciano, guidati dal comandante Renato Menna e coordinati dalla locale Procura della Repubblica: un’efficace sinergia che ha contribuito finora ad assicurare alla giustizia varie pericolose e attive cellule malavitose straniere e italiane.
Intanto proseguono le indagini dirette a identificare gli autori di altri furti in abitazione, commessi con modalità analoghe a quelle poste in essere dagli arrestati. A tal fine sarà di fondamentale ausilio la collaborazione delle parti offese nel fornire ulteriori particolari utili, anche alla luce dei due arresti oggi eseguiti.

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