Un anno di vita, il primo, vissuto con l’intensità di chi sa bene quanto la violenza, in ogni sua crudele declinazione, sia uno schiaffo non solo sul volto della donna che lo riceve bensì sui volti di tutti noi. Con questo spirito lo sportello Donn.è, attivato un anno fa esatto presso l’Ospedale “Bernabeo” di Ortona, ha tagliato ieri il traguardo dei primi 365 giorni di vita e inizative, convegni e spettacoli. Un progetto voluto dalle donne per le donne: uno sportello capace di fornire risposte e assistenza, speranze e futuro alle tante, troppe, vittime della violenza fuori e dentro le mura domestiche. Una presenza importante, urgente e necessaria: si scrive Donn-è si legge centro antiviolenza, un esempio virtuoso che sta già tanto facendo parlare e bene per quanto promosso e realizzato già in questo primo anno di vita. Un obiettivo ambizioso, quello certamente non semplice di conquistare la fiducia delle donne vittime di violenze, frutto della dedizione, dell’impegno e della tenacia delle operatrici del centro e del direttivo: un progetto reso possibile grazie alla collaborazione della ASL2 Lanciano-Vasto-Chieti. Ben 44 i casi trattati ad oggi: la maggior parte parla di donne  vittime di mariti violenti, donne che tacciono e subiscono salvo poi trovare la forza di chiedere aiuto e denunciare. Violenze spesso fisiche ma anche psicologiche fatte di ricatti, vessazioni, umiliazioni. Donn-è è il primo sportello del genere all’interno di una struttura ospedaliera pubblica come il “Bernabeo” di Ortona: un’assistenza completamente gratuita che accompagna la vittima passo dopo passo e soprattutto che diffonde la cultura della prevenzione delle violenze di genere. Un numero attivo 24 ore su 24 ( 342-1696355) e tante professionalità pronte a dare conforto e aiuto, sostegno psicologico e legale.