Pagliari in silenzio. Analisi e riflessioni in attesa del mercato

L-Aquila-Calcio-fotoREDAZIONE – Analisi e riflessioni dopo l’esordio con il Gubbio. Anzitutto il silenzio ( giustificato e condiviso) del tecnico quilano Giovanni Pagliari. Raggiunto in mattinata al telefono l’allenatore di Tolentino ha deciso di non parlare a tempo indeterminato. I motivi? Non sono stati spiegti dal tecnico ma sono facilmente immaginabili. Troppe critiche, troppi malumori e non solo da parte della tifoseria. L’obiettivo? Tutelare la squadra e far parlare i risultati. Una situazione piuttosto strana quella che si è creata intorno all’ambiente rossoblù passato dall’esaltazione di Bologna alla delusione di sabato scorso. A Pagliari probabilmente questa umoralità non è andata giù e la vede pericolosa e destabilizzante per la squadra. Dunque silenzio da parte dell’allenatore che, in attesa del mercato, deve risolvere la questione Mancini. Solo discorso tattico? Certamente no. Se da un lato è vero che Mancini esterno offensivo è adattato, è altresì vero che se un giocatore sa giocare al calcio ed ha la volontà di stare in campo dando il 100% può ricoprire anche altri ruoli ( a Bologna la dimostrazione). La questione si sposta allora sull’atteggiamento del giocatore. Svogliato, poco determinato e non con il giusto atteggiamento. In ogni caso è una questione da risolvere. Se Mancini vuole essere parte integrante del progetto deve sapersi adattare e giocare non solo con l’ipotetica maglia numero 10 sulle spalle. Per il resto pur essendo stata una partita non bella per la prima mezz’ora, la squadra ha creato tante palle gol. C’è ottimismo per il futuro a patto che si remi, tutti, verso la stessa direzione  senza guerre ipocrite e con la massima chiarezza. 

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