video » Palazzo d’Achille: l’opposizione chiede spiegazioni

chieti dall alto 21CHIETI – A ormai quattro anni dal sisma del 6 aprile 2009 che a Chieti danneggiò palazzo d’Achille, il comune teatino è ancora senza una sede stabile, ospite dei locali della banca d’Italia. E proprio in concomitanza con la scadenza del comodato d’uso gratuito dei locali della banca in favore del Comune, Luigi Febo, consigliere comunale d’opposizione, chiede a gran voce alla maggioranza spiegazioni circa il futuro di palazzo d’Achille.
“Presto presenterò un ordine del giorno per impegnare l’amministrazione comunale, affinché il palazzo venga restituito ai cittadini con la pubblicazione dell’apposito bando”, ha dichiarato Luigi Febo. “Il progetto esiste da più di un anno ed è già stato finanziato nel 2010 con i soldi dell’assicurazione, utilizzati per altro. In seguito il progetto è stato finanziato con la cassa depositi e prestiti, ma i soldi destinati a palazzo d’Achille sono stati dirottati su altre opere e poi finiti nei fondi regionali pisu”.
Fatto sta che a quattro anni dal terremoto la storica sede del comune teatino è ancora chiusa. Una situazione, questa, che potrebbe costare altri soldi alla cittadinanza, perché la Banca d’Italia, che fino al mese scorso ha ospitato il comune, dal mese d’aprile chiederà l’affitto per l’occupazione degli uffici finora messi a disposizione per giunta e consiglio comunale.


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