video » Paolucci: “Sanità non bene come dice Chiodi”

sanita abruzzo“La Sanità abruzzese non va così bene come da mesi aferma il Presidente Chiodi”. Lo ha sottolineato oggi il segretario Regionale del PD Silvio Paolucci tornando nuovamente sulla vicenda del verbale del tavolo nazionale di monitoraggio sulla sanita’, in merito allo stato del sistema sanitario regionale. Secondo Paolucci il Presidente Commissario Chiodi continua a nascondere ai cittadini i dati effettivi sulla sanità regionale. Nel verbale si farebbe cenno alle lacune nell’applicazione del Piano sanitario 2008-2010 e nell’assenza di un nuovo Piano sanitario: proprio gli strumenti che noi sollecitiamo dal primo giorno, e che Chiodi si rifiuta di dare all’Abruzzo”. E sulla vicenda interviene anche il Capogruppo del PD in Consiglio Regionale, Camillo D’Alessandro il quale in una nota ribadisce che “Se fossero veri i rilievi del tavolo di monitoraggio sullo state dell’arte della sanita’ in Abruzzo va rimossa la causa, cioe’ il commissario Chiodi. Chi e’ virus non puo’ fare da medicina. Bene fa Paolucci a denunciare, ma la gravita’ della situazione chiama in causa il Governo”. “Chiedo al sottosegretario Legnini – riprende D’Alessandro – ed ai Parlamentari abruzzesi di verificare i rilievi e portare il caso in parlamento ed al governo chiedendo la rimozione del commissario. Fummo proprio noi a parlare di ‘anomalia’ abruzzese. Questa anomalia ora va definitivamente risolta. Due sono le strade – propone il capogruppo del PD -. O si pone fine al commissariamento o Chiodi non puo’ piu’ essere commissario. Non si faccia finta che questo e’ un problema solo abruzzese. Fu il parlamento con la maggioranza di centro-destra, ad esempio, a sanare per via legislativa gli atti commissariali tutti bocciati dal Tar ma stabilendo l’obbligo di una immediata definizione ed approvazione del Piano sanitario regionale, che e’ una legge e si fa in Consiglio regionale, cosa mai avvenuta”, afferma infine D’Alessandro.

MASCITELLI DELL’IDV: SULLA SANITA’ IL COMMISSARIO CHIODI DEVE RISPETTARE LA LEGGE DELLO STATO.

” E’ da terzo mondo che la discussione su un tema così importante come la programmazione e la gestione della sanità avvenga non solo fuori dalle sedi istituzionali della Regione, ma ancora peggio mantenendo volutamente nella più completa disinformazione e nell’ignoranza i cittadini abruzzesi che oltre ad essere utenti sono anche contribuenti e, per giunta, di tasse maggiorate. Chiodi, all’insaputa di molti, sta violando una specifica disposizione di una legge dello Stato, il comma 560 dell’art. 1 dell’ultima finanziaria, comma introdotto in Senato con un emendamento a mia prima firma e che vincola i commissari del Governo ad una tempestiva pubblicazione di tutti gli atti e documenti relativi e connessi alle loro deliberazioni, nonché ad aggiornare e pubblicare tutte le risorse stanziate e erogate per i singoli interventi che vengono adottati. Una completa e puntuale informazione rappresenta, quindi, un obbligo di legge e non una gentile concessione da elargire secondo le convenienze politiche del momento. In Abruzzo, invece, assistiamo al paradosso che Chiodi gestisce il suo ruolo commissariale come se fosse un suo ufficio privato, coprendo con una cortina fumogena le sue decisioni che vengono rese pubbliche in modo frammentato, scoordinato e di difficile accessibilità ai cittadini. Per quanto tempo ancora vogliamo tollerare questa assurda e illegale situazione? Per questo faccio appello al PD, come partito di maggioranza relativa del centro sinistra, perché si possano unire competenze e iniziative concrete in una comune battaglia su un diritto prioritario nella vita degli abruzzesi. Sarebbe questo un bel segnale forte e servirebbe certamente molto di più di tanti convegni autocelebrativi”.


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