Parco Costa Teatina, i sindaci bocciano la perimetrazione

curva nord 1

Parco Costa Teatina“Cartografie troppo datate” i sindaci criticano la perimetrazione fatta dal commissario De Dominicis per il nascente Parco della Costa Teatina. Nel corso di una riunione che si è svolta nella sala consiliare del Comune di Torino di Sangro (presenti i sindaci di Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto e San Salvo) è stata analizzata la proposta di perimetrazione del parco, consegnata informalmente in occasione della riunione convocata dal Presidente della Regione Luciano D’Alfonso il 18 maggio scorso. Dalla valutazione degli elaborati grafici i sindaci si sono trovati d’accordo sul giudizio negativo riguardante quella proposta di perimetrazione. In una nota ufficiale inviata dal sindaco di Torino di Sangro, Silvana Priori, si legge “In particolare è stato evidenziato l’utilizzo di vecchie cartografie non aggiornate all’attuale livello di antropizzazione del territorio. Inoltre il perimetro del parco è stato tracciato senza tenere in considerazione le evidenze scientifiche relative ad aree di pregio naturalistico meritevoli di tutela speciale. Da ambienti ministeriali si riferisce che l’istituzione del Parco sia ormai cosa fatta (mancherebbe solo la firma del decreto); a questo punto è evidente che qualora la perimetrazione proposta venisse approvata senza le dovute e necessarie correzioni ci sarebbero delle rilevanti ripercussioni socio-economiche negative sul territorio. Occorre pertanto agire con tempestività e coralità. In tal senso tutti i sindaci hanno condiviso un documento che sarà inviato al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio ed alle altre autorità sovracomunali coinvolte affinché si possano approfondire le riflessioni sulla perimetrazione, conformando la stessa alle reali esigenze di tutela e valorizzazione del territorio, acquisendo i dati scientifici sulle aree protette presenti e biodiversità, evitando di includere all’interno del Parco aree prive di pregio naturalistico quali porti, aree industriali e artigianali, zone altamente antropizzate. Inoltre i sindaci chiederanno di essere ascoltati dalle autorità, in quanto depositari degli interessi delle comunità locali”.

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