Parlamentari abruzzesi uniti contro la chiusura degli uffici postali

Poste chiusuraE’ una battaglia che non ha colore politico quella che vede impegnati “tutti i parlamentari abruzzesi uniti contro il Piano di razionalizzazione di Poste Italiane”. Un Piano che in Abruzzo prevede la soppressione di 19 sportelli e la razionalizzazione dell’orario di apertura di altri 35. L’annuncio è di Andrea Colletti, deputato del Movimento 5 Stelle. A livello nazionale il Piano prevede la diminuzione di circa 5-600 sportelli. Era stato presentato lo scorso 5 novembre dall’amministratore delegato di Poste Italiane, Francesco Caio, in audizione in Commissione industria del Senato. “A conferma del pregiudizio a danno dei cittadini abruzzesi anche il Consiglio di Stato ha ribadito che non è consentito chiudere gli uffici postali nei piccoli centri se non vengono rispettate le distanze in rapporto alla popolazione e se la scelta non viene adeguatamente motivata in relazione ai disagi che arreca. Ad oggi il risultato parziale ottenuto è stata la sospensione, decisa da Poste Italiane, del Piano di razionalizzazione, la cui attuazione era stata precedentemente fissata per il 13 aprile prossimo” dice Colletti che, insieme agli altri parlamentari abruzzesi di tutti gli schieramenti politici, ha depositato un’interrogazione al ministro dell’Economia e delle Finanze nella quale chiede di mantenere lo stato attuale degli uffici nei piccoli comuni abruzzesi per non creare problemi alla popolazione. Nell’interrogazione si chiede quali iniziative saranno assunte affinchè Poste Italiane, partecipata al 100% dal ministero, riveda il piano strutturale. L’interrogazione, firmata da tutti i parlamentari abruzzesi, è stata il frutto dell’incontro di lunedì scorso fra Andrea Colletti, Gianluca Fusilli (PD) e il presidente dell’ANCI Abruzzo, Luciano Lapenna. “E’ una battaglia di buon senso, che prescinde dal colore politico, per tutelare i diritti dei cittadini abruzzesi” – conclude Colletti.

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