video » Omicidio Rea: depositato il ricorso in appello

Parolisi Salvatore 2Oggi la difesa di Salvatore Parolisi ha depositato a L’Aquila il ricorso in appello contro la sentenza di primo grado con la quale l’ex caporal maggiore dell’Esercito era stato condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Carmela Melania Rea. La sentenza venne emessa il 26 ottobre dello scorso anno dal giudice di Teramo, Marina Tommolini, al termine del processo con il rito abbreviato. Parolisi fu considerato unico colpevole dell’assassinio della bella moglie, uccisa con 35 coltellate nel bosco di Ripe di Civitella il 18 aprile del 2011. Il ricorso si compone di 260 pagine tutte incentrate a smontare le motivazioni della sentenza di condanna. Il corposo ricorso, presentato dagli avvocati Valter Biscotti, Nicodemo Gentile e Federica Benguardato, sono condensati in 12 punti essenziali i motivi secondo cui si ritiene spropositata l’applicazione della massima pena, ovvero il carcere a vita con la perdita della patria potestà. La terna difensiva, infatti, punta all’assoluzione dimostrando che non esistono prove concrete che a commettere il delitto sia stato l’ex caporal maggiore dell’Esercito Italiano. “Il giudice Tommolini non ha valorizzato i risultati della prova scientifica omettendo le motivazioni sul punto, accogliendo invece i risultati delle prove chieste dalla Procura che sono poco marcanti. Il GUP ha fondato la sua decisione su elementi non riscontrabili in atti, attraverso un teorema suo privato. Quella nei confronti di Parolisi è una pena esagerata” – ha detto l’avvocato Gentile dopo avere depositato il ricorso.
“E’ intenzione di Salvatore Parolisi chiedere un processo pubblico” – hanno aggiunto i suoi avvocati esprimendo il preciso desiderio del loro assistito di volere un processo aperto e per questo chiederanno espressamente alla Corte di ammettere in aula giornalisti e pubblico. In sintesi Parolisi vuole che, durante lo svolgimento del processo di secondo grado, sia data la possibilità all’opinione pubblica di assistere al dibattimento nel corso del quale la difesa vuole dimostrare la fragilità degli elementi d’accusa. Il processo d’appello per l’omicidio di Carmela Melania Rea potrebbe svolgersi, naturalmente a L’Aquila, prima dell’estate.


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