Il tema è ufficialmente la macroregione adriatica, ma si va inesorabilmente sulla corsa Renzi-Cuperlo, soprattutto se è Massimo D’Alema il protagonista del pomeriggio di politica in un gremitissimo auditorium Cianfarani a Chieti. Il primo botta e risposta è con Emiliano, che in Abruzzo lo ha preceduto di 24 ore. “Il Sindaco di Bari si stupisce che io guidi la lista per Cuperlo in Puglia? Io mi stupisco…del suo stupore. Io mi sono sempre candidato in Puglia in tutti i congressi. L’ultima volta ero candidato nella stessa lista di Emiliano, allora –mi è parso- non si era stupefatto”. In poco più di un’ora D’Alema spiega le ragioni per le quali per il Pd il miglior Segretario sia Gianni Cuperlo, “L’ 8 dicembre non sceglieremo il candidato premier, anche perché non si voterà almeno prima del 2015 ora che il Governo non è sottoposto ai ricatti di Berlusconi. Sceglieremo il segretario di un Partito, non di un comitato elettorale. Le due cose a mio avviso devono essere distinte: non ho nulla contro Renzi, che credo anzi sia un buon candidato per le prossime elezioni, ma non si può usare il Partito come un taxi dove salire e scendere al momento opportuno. Cuperlo invece ha già detto che non sarà mai candidato premier”. Renzi dice che ho portato il Pd alla sconfitta? “Il nuovo Segretario erediterà il primo partito del Paese. Esprimiamo il Presidente della Repubblica, del Consiglio, la maggioranza dei parlamentari, dei Governatori e dei Sindaci Italiani. Non mi pare un partito nelle macerie. Io del resto” –rileva D’Alema- “sono l’unico che, pur non dirigendo il partito da tempo, sostengo Cuperlo. Lo sapete con chi sono schierati gli ex rottamandi Veltroni, Franceschini, Fassino, Bassolino….?”. Su un punto D’Alema appare infine soddisfatto: “Sono comunque lieto che sia Cuperlo che Renzi abbiano confermato la collocazione europea del PD nella famiglia del PSE. Almeno su questo non ci divideremo”.

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