Pescara: bilancio bocciato, Comune in bilico

Municipio PescaraLa spada di Damocle del dissesto pende sempre più minacciosa sull’amministrazione comunale di Pescara. Il Collegio dei revisori dei conti ha bocciato il bilancio di previsione 2015 . Una decisione che complica ancora di più la situazione finanziaria del comune che spera che arrivino i fondi annunciati dal Governo Renzi. Il disavanzo di 50 milioni di euro pesa come un macigno sulle casse comunali e la seduta del consiglio si è svolta in un clima non sereno dopo che il sindaco Marco Alessandrini ha riunito la conferenza dei capigruppo per illustrare la situazione in seguito alla doccia fredda del parere non favorevole espresso dai revisori. Dissesto finanziario ormai vicino ? Il sindaco Alessandrini , così come il capogruppo di Forza Italia Marcello Antonelli , preferisce attendere ulteriori sviluppi legati alla rinegoziazione dei mutui e ai nuovi atti deliberativi del Governo nazionale e del consiglio comunale . Quindi prima del 5 giugno non dovrebbero arrivare notizie catastrofiche anche se c’è chi evoca lo spauracchio del Commissario prefettizio . In consiglio comunale intanto è approdata anche  la protesta dei sindacati contro i tagli al sociale, rilanciando cosi’ un allarme che Cgil Cisl e Uil  hanno gia’ sollevato nelle scorse settimane senza ottenere risposte. “Iniziamo una protesta forte e determinata” ha detto Umberto Coccia della Cisl prima di entrare nell’aula consiliare, dove sono in corso i lavori, accompagnato da un gruppo di iscritti alle tre sigle, muniti di bandiere. “Il bilancio scarica tutto sulle fasce deboli della popolazione, taglia le agevolazioni e le fasce di esenzione, tutte conquiste degli ultimi 15 anni che evidentemente sono stati anni di scarso controllo della macchina amministrativa e economico finanziaria”. Coccia parla di una “accetta” che si abbatte sul sociale “mentre la fascia di poverta’ si e’ allargata. E noi – ha concluso – non lo possiamo accettare”. “Si passa da un dissesto finanziario a un dissesto sociale ma non e’ giusto far pagare ai piu’ bisognosi. E’ un’operazione immorale che contestiamo”, ha detto Paolo Castellucci della Cgil facendo notare che “se la politica non e’ in grado e’ meglio che riflettano e vadano a casa”. “Quasi un anno fa il sindaco cominciava a parlare di pre-dissesto per evitare il dissesto, il commissario e le tasse al massimo – ha aggiunto Rosa Toritto della Uil – mentre ora sono loro a mettere le tasse al massimo. Da un taglio di 470mila euro si e’ passati a ulteriori 700mila euro e ora si sente dire che le risorse saranno ridotte ulteriormente”.

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