Pescara: chiesti sette anni per gli imputati del rogo al Florida

rogo florida parkIl pm del tribunale di Pescara, Barbara Del Bono, ha chiesto una condanna a sette anni di reclusione per Luca Di Matteo, 27 anni, e Luca Scarani (39), per il rogo che ha carbonizzato il ristorante Florida Park di Pescara e per un episodio di usura. In aula, davanti al gup del tribunale di Pescara, Mariacarla Sacco, era presente Luca Di Matteo, figlio dell’assessore regionale Donato Di Matteo; assente invece Luca Scarani.
L’udienza del processo, con rito abbreviato, è durata poco meno di tre ore. Nel corso della prossima udienza, fissata per il 14 maggio, verranno ascoltati altri due avvocati della difesa e sarà emessa la sentenza.
Secondo l’accusa Di Matteo, che è proprietario del Florida Park, avrebbe commissionato a Luca Scarani l’incendio del locale, che avvenne la notte tra il primo e il due marzo del 2011, in seguito a due esplosioni innescate da cinque focolai. Il movente sarebbe da rintracciare nella rinegoziazione delle condizioni con l’assicurazione: un mese prima del rogo, Di Matteo sarebbe riuscito ad ottenere che il valore dei beni assicurati all’interno della struttura salisse da 500 a 750 mila euro.
La vicenda, attraverso successive intercettazioni telefoniche, avrebbe fatto emergere anche un caso di usura. Secondo il pm Del Bono, Di Matteo sarebbe entrato in contatto, attraverso l’intermediazione di Scarani, con un barista di Montesilvano che si trovava in uno stato di difficoltà economica. Il proprietario del Florida Park, tre mesi dopo che il suo locale era stato divorato dalle fiamme, avrebbe erogato al barista un prestito di 2.700 euro, che sarebbe stato restituito in 15 giorni, con un interesse del 10%.

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