Pescara, ciao ciao Provincia

Provincia di Pescara-3Una seduta storica quella svoltasi questa mattina nella sala dei Marmi della Provincia di Pescara . L’ultima riunione del consiglio provinciale .Finisce un’epoca e l’ amministrazione guidata dal Presidente Guerino Testa passerà alla storia come l’ultima eletta dal popolo. 87 anni fa veniva istituito l’Ente superando le rivalità che contrapponevano i due borghi che costituivano l’attuale territorio comunale di Pescara: quello di Pescara, in Provincia di Chieti e quello di Castellammare Adriatico, in Provincia di Teramo, divisi dal fiume Aterno. Dopo 110 anni di divisione, il 2 gennaio del 1927, venne firmato il decreto di istituzione della provincia di Pescara, e contemporaneamente di unione del comune di Castellammare Adriatico a quello di Pescara. A favore del provvedimento furono decisive la forte spinta popolare e, soprattutto, l’autorità politica del ministro abruzzese Giacomo Acerbo e il prestigio di Gabriele D’Annunzio.Tornando alla seduta odierna, è stata contrassegnata dalla comune posizione contraria ,sia da parte delle maggioranza che dall’opposizione guidata dal capogruppo del Pd Antonio Di Marco al disegno di legge Delrio su città metropolitane, province, unioni e fusioni di comuni. Si ridisegnano così confini e competenze dell’amministrazione locale in attesa della riforma del Titolo V della Costituzione, l’ultimo passo prima dell’abolizione delle province che intanto diventano enti territoriali di area vasta, di secondo grado. Nascono le città metropolitane e le aree vaste, ossia fusioni di comuni, a loro spetteranno i compiti oggi ricoperti dalle province. Intanto nella fase di transizione chi amministrerà l’Ente lo farà a titolo gratuito. Provvedimenti nazionali non graditi a livello locale e la Provincia di Pescara non fa eccezione. Il presidente Testa ha tracciato un bilancio delle cose fatte in cinque anni di amministrazione mentre il capogruppo Di Marco, sindaco riconfermato del comune di Abbateggio, guarda al futuro che potrebbe vederlo presidente della nuova assemblea provinciale in cui avranno ruolo importante i sindaci dei comprensori.

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