Pescara: Comune in dissesto controllato

comune pescaraUn po’ era nell’aria. Che la conferenza stampa di oggi fosse l’ennesima in cui sarebbe stato meglio portarsi i fazzoletti, lo si sapeva già da tempo, almeno da quando il fallimento del comune di Pescara era apparso all’orizzonte. E ora che dal pre disssesto si è passati al dissesto controllato, le lacrime fluiscono via libere, insieme al sangue dei cittadini. Colpa mia, colpa tua? Colpa loro, ribadisce l’attuale maggioranza che, conti alla mano e revisori all’uscio, ricorda di aver lasciato un comune con in cassa 19 milioni di euro e di averlo riereditato a meno 26. Ma, se i conti sono in rosso, profondo, non significa che non si possa fare nulla. Il percorso è previsto e già tracciato: entro fine anno il consiglio comunale dovrà votare la delibera per ricorrere alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, che andrà poi trasmessa alla corte dei conti e al ministero. Duarata massima, dieci anni, tagli previsti, in tre anni, oltre 5 milioni di euro sui servizi e circa 1.200.00 sui trasferimenti.

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