Un omaggio alla più autentica tradizione mariana, un viaggio musicale attraverso la contaminazione dei sensi dal gregoriano ad oggi.
Giovedì 17 luglio, alle ore 19, presso la Sala conferenze delle Torri Camuzzi di Pescara (con ingresso libero), il M° Elena Vadori dirigerà la Schola Gregoriana “Piergiorgio Rìghele” in un evento unico nel suo genere con un programma incentrato su canti per festività mariane tratti dal repertorio monodico liturgico della Chiesa cattolica, universalmente conosciuto come canto gregoriano.
Musica, contrariamente a ciò che si pensa, destinata ad un pubblico non necessariamente selezionato e competente: si spazia, infatti, da canti a due voci di brani di polifonia primitiva, passando per delle vere e proprie perle come le composizioni della monaca tedesca Hildegard von Bingen (vissuta nel XII secolo è ancora oggi tra i pochissimi esempi di autore certo di canti liturgici medievali). Un concerto promosso dal Master inTeoria e Pratica di Teatro e Musica della d’Annunzio di Chieti-Pescara (Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne) con un fine “didattico” e divulgativo al tempo stesso: “Sperimentare nuove formule di fruizione della monodia gregoriana con la contaminazione dei sensi dell’olfatto e del gusto – spiegano i protagonisti del concerto – in un’architettura contemporanea che sappia ricreare le ambientazioni acustiche delle chiese medievali”. Tutto questo grazie all’ausilio di speciali artifici digitali, ma anche e soprattutto al fascino mai tramontato di canti che hanno saputo attraversare i secoli resistendo a qualsivoglia contemporaneità.
In scena, giovedì 17 luglio, la Schola Gregoriana “Piergiorgio Rìghele” il cui raffinato repertorio ha già raccolto applausi, consensi e premi. Un concerto che renderà omaggio al canto gregoriano, a quello ambrosiano e al romano antico accostandosi, con audacia e sensibilità, a pagine di letteratura corale rinascimentale, romantica e moderna.
Una intuizione felice e certamente originale quella avuta dai docenti del Master Ud’A: portare questo concerto-evento fuori dalle mura del campus e, quindi, in un contesto più metropolitano e fruibile.