Più che doppio senso o senso unico quello di Corso Vittorio Emanuele a Pescara sta diventando un vero e proprio controsenso: prima la tanto discussa riqualificazione, i lavori per la semipedonalizzazione, le proteste di alcuni commercianti e dei residenti delle vie dove il traffico è stato dirottato. Poi, a lavori ultimati, la straordinaria risposta dei pescaresi che hanno invaso quel tratto di strada dove i lavori sono stati completati, dimostrando di gradire non poco il nuovo look, e con loro i residenti che dopo anni sono tornati a respirare aria pulita e la maggior parte dei commercianti che non avevano mai visto in vita loro tanta gente passeggiare. Nonostante tutto l’amministrazione comunale, ufficialmente perché costretta visto il ricorso al Tar vinto dai residenti di Via Teramo, ma secondo molti altri per ripicca nei confronti dell’ex giunta Mascia, ha dato il via proprio stamattina ai lavori per la riapertura al traffico: per la verità sarà un ritorno alla viabilità leggera con i mezzi privati solo in direzione sud-nord e a velocità massima di 30 Kmh, ed i mezzi pubblici a doppio senso. Commercianti in festa? A dire il vero la spaccatura è profonda e non si capisce tra l’altro la logica secondo la quale il ritorno delle automobili a discapito dei pedoni dovrebbe incentivare gli affari: “Invece ne sono fermamente convinto – precisa Aldo Marino uno dei commercianti favorevoli alla riapertura al traffico – questa amministrazione ha capito il senso della nostra protesta, la chiusura al traffico avrebbe inferto un colpo mortale al commercio di Pescara.” Di tutt’altro parere Luciano Ciavattella della gioielleria Montalbano: “E’ una vera porcheria, la riqualificazione della riqualificazione, i cittadini sono inferociti ed anche la stragrande maggioranza dei commercianti che non si sentono affatto rappresentati da quei due o tre che hanno portato avanti la battaglia per il ritorno delle automobili, ma si sa in questo Paese viene ascoltato più uno che strilla che la maggioranza silenziosa.”