Pescara: dragaggio, la rabbia dei pescatori

pescherecci2Sono uscite, stamani, le barche a Pescara. Facendo molta attenzione e con il monitoraggio della Direzione Marittima, hanno preso il mare, dopo che ieri due pescherecci si erano arenati nella darsena, a causa dei bassi fondali. Le mareggiate dei giorni scorsi e il forte vento di tramontana, hanno portato fanghi e detriti, provocando di nuovo l’insabbiamento del porto canale. Non sono bastati i 13 milioni di euro spesi per il precedente dragaggio, perché dopo pochi mesi la situazione è tornata quella di prima, fondali bassi, pericolo per i pescherecci e per gli stessi marittimi. In banchina i pescatori si preparano ad uscire in mare con la preoccupazione e la rabbia di sempre, e non li rassicura il fatto che tra lunedì e martedì inizierà il nuovo dragaggio per tamponare almeno l’emergenza. “Il problema – tornano a ribadire – è la diga foranea che fa da tappo. Inutili girarci attorno. Occorre, inoltre, che ci siano una manutenzione continua del porto e un dragaggio radicale”. Intanto stamattina cercherà di attraccare la motocisterna Galatea, pare che ci siano i margini di sicurezza per far arrivare la nave a Pescara. Ieri l’ennesimo incontro con il Provveditorato alle Opere pubbliche e gli Enti competenti, ma al tempo delle parole e dei tavoli servono ora i fatti. Il porto e il fiume non possono più attendere

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