Comune Pescara: bilancio approvato, ma resta lo scontro

Comune PE

“Il Bilancio di previsione 2014 è stato approvato con i 21 voti della maggioranza, dopo solo un giorno e mezzo di discussione, un traguardo che risulta inedito, almeno nella storia degli ultimi cinque anni”: così si è espressa l’assessore comunale Bruna Sammassimo, commentando l’approvazione del bilancio di previsione 2014 affrontato oggi dall’aula consiliare. Intanto non si smorza la polemica sulla manovra fiscale voluta dalla maggioranza. Oggi il centrodestra e il Movimento Cinque Stelle sono tornati a contestare scelte e atteggiamenti della Giunta e del centrosinistra che siede in aula, al punto da chiedere le dimissioni dell’assessore Bruna Sammassino e del presidente della commissione Bilancio Giuseppe Bruno. Al centro delle critiche, stavolta, la comunicazione sul contributo di 2 milioni 112 mila euro che il Comune ha ricevuto dal ministero dell’Economia e delle Finanze. La comunicazione, hanno fatto notare oggi capigruppo e consiglieri di opposizione, risale al 19 settembre ma fino a due giorni fa non se n’e’ saputo alcunche’. Se la notizia fosse emersa prima, hanno detto, si sarebbe potuto evitare l’aumento delle tasse. “Nelle scorse settimane – ha detto Marcello Antonelli, capogruppo di Forza Italia – la discussione relativa alle tasse e’ stata incentrata sull’obbligo del Comune di aumentare le aliquote al massimo altrimenti ci sarebbe stato il predissesto. Quanto accaduto negli ultimi giorni dimostra che la situazione non era cosi’ drammatica. Sul contributo del Mef sono colpevoli perche’, trattandosi di una partita cosi’ importante, potevano tempestare di telefonate il Mef per avere notizie certe sul contributo che avrebbe consentito di evitare l’innalzamento dell’Irpef. E invece non si e’ fatto”. Enrica Sabatini, del M5S, ha invece contestato la maggioranza che ha dimostrato, fino ad oggi, di voler “schiacciare la minoranza”. Ha anche aggiunto che “i tagli proposti da centrodestra e M5S in occasione del dibattito sulla Tasi li abbiamo ritrovati nel maxiemendamento del centrosinistra e questo dimostra che c’e’ mancanza di volonta’, da parte loro, a lavorare in maniera collaborativa”. Dal capogruppo del M5S anche una sottolineatura sulla “inefficienza della macchina amministrativa” registrata fino ad oggi, anche in merito al contributo del Mef di cui non si sapeva nulla. E in conclusione, l’osservazione che “i soldi non c’erano per la Tasi ma ci sono per coprire il disavanzo di gestione”. “Dal 19 settembre – ha fatto notare Guerino Testa, capogruppo di Ncd – si sapeva della comunicazione del ministero sul contributo di oltre 2 milioni, e lo attestano i documenti che ci hanno consegnato. Quindi si e’ persa un’ottima occasione per dare un segnale ai cittadini perche’ si poteva evitare di alzare le tasse. Non hanno preso in giro solo il centrodestra ma tutti i cittadini. Il centrosinistra – ha proseguito – ha dimostrato di essere sordo e cieco rispetto alle difficolta’ dei pescaresi. Non solo l’assessore al Bilancio dovrebbe dimettersi, ma anche Giuseppe Bruno, presidente della commissione competente”. La richiesta di dimissioni e’ partita ieri da Carlo Masci, capogruppo di Pescara Futura. “L’assessore ci ha voluto far credere che aveva saputo del contributo due giorni fa e riteniamo che sia un atto di scorrettezza istituzionale gravissimo. Abbiamo smascherato una grande truffa, tentata dal centrosinistra, che dal suo insediamento ha sempre detto che c’era il predissesto e invece si e’ scoperto che c’erano delle risorse da usare per non portare al massimo le aliquote”. “Non c’e’ stato giorno, fino ad oggi, in cui non sia stata detta una bugia, dal centrosinistra – ha concluso Luigi Albore Mascia (Fi). Una vera e propria saga della bugia”.

Nel pomeriggio, dopo l’approvazione del bilancio, è arrivata la replica dell’assessore Sammassimo: “Il Bilancio viene approvato per garantire un disavanzo di amministrazione prodotto solo ed esclusivamente dalla precedente amministrazione ed evidenziato nel Consuntivo 2013 che gli stessi amministratori non hanno neanche ritenuto di dover approvare. Al fine di disorientare l’opinione pubblica in questi giorni gli ex hanno messo insieme una somma di sciocchezze, confondendo quelli che sono stati i tagli con quelli che sono stati i rinvii all’esercizio successivo e che rappresentano da oggi un handicap per la stesura del bilancio 2015, ma mai hanno dato contezza alle accuse ventilate solo per parlare. In tale caos l’opposizione è giunta perfino ad asserire che al Comune di Pescara fosse pervenuta una comunicazione da parte del Mef, con tanto di richiesta di accesso agli atti, confutando il pregevole e continuo lavoro svolto dai dirigenti comunali, che solo nei giorni scorsi hanno avuto contezza di un comunicato pubblicato non sul sito del Ministero dell’Economia e Finanze, ma addirittura sul sito del Ministero dell’Interno e riguardante una decisione da parte della conferenza Stato-Regione circa un rimborso del minor gettito Imu derivante da esenzione su fabbricati rurali a uso strumentale. Fortunatamente queste risorse che verranno assegnate al Comune di Pescara hanno consentito di rinviare all’esercizio 2015 solo metà delle spese che avremmo dovuto rinviare, permettendoci di affrontare una situazione meno critica. Di fatto va messo in evidenza che solo la responsabilità dell’attuale Amministrazione e di tutti i dirigenti del Comune di Pescara che hanno acconsentito a tagliare spese necessarie ed indispensabili, ma comunque le sole ed uniche, hanno potuto mettere il bilancio in equilibrio dopo i danni prodotti da 5 anni di amministrazione Mascia. Un comportamento che è sempre stato improntato alla massima trasparenza e correttezza e il solo sentire di essere artefici di possibili truffe ai danni della città, da parte di chi per anni ha riferito ai cittadini cose surreali sullo stato dei conti di Pescara, mettendo la città nella condizione di un dissesto economico che costerà carissimo, è un’accusa gravissima e ingiustificata, inaccettabile. Ci saremmo aspettati da parte di costoro non solo un atteggiamento più responsabile, ma soprattutto il decoro di un diplomatico silenzio, a fronte della “condanna” ufficiale giunta sulla passata Amministrazione da Corte dei Conti e Revisori. Il Bilancio rappresenta per la maggioranza un’assunzione ulteriore di responsabilità rispetto a quella già assunta con la città al momento del voto e che onoreremo con fedeltà e trasparenza, rigettando a chi sta dimostrando di esserne maestro, comportamenti e atteggiamenti che non appartengono alla nostra cultura”.

 

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