Edilizia e costruzioni ferme al palo a Pescara. A rilanciare l’allarme sono i gruppi di opposizione di centrodestra che hanno chiesto ed ottenuto per martedì prossimo la convocazione di un consiglio comunale straordinario ed aperto alle associazioni, ai sindacati e agli ordini professionali per chiedere di sbloccare una situazione definita di assoluto immobilismo.

“Come se non bastasse la crisi” – hanno spiegato alla stampa i consiglieri di Forza Italia, Nuovo Centro Destra e Pescara Futura- l’Amministrazione comunale ci mette del suo per bloccare ogni spiraglio di ripresa del comparto”. Il riferimento è alla presa di posizione di Giunta e maggioranza dell’autunno scorso, che ha girato alla Regione il fastidio di stabilire se e come applicare o meno le disposizioni del “Decreto Sviluppo”. “Quello che chiediamo” –affermano i gruppi del centrodestra- “non è di cementificare ulteriormente la città: siamo assolutamente contrari –e lo abbiamo dimostrato durante il nostro governo- ad un ulteriore consumo del suolo. Ma occorre assolutamente far ripartire le ristrutturazioni, le riqualificazioni delle aree degradate, l’edilizia sostitutiva, ed agevolare tutte quelle attività di miglioramento ambientale e energetico degli edifici, per le quali lo stesso Governo Renzi ha confermato le agevolazioni fiscali e contributive”. “Pescara invece resta una città bloccata” –conclude il centrodestra- “e le conseguenze sono la chiusura solo nell’edilizia di 200 aziende nell’ultimo triennio in tutta la provincia e la perdita di 1550 posti di lavoro”.