I commercianti sentono dei rumori, un martello pneumatico o qualcosa del genere. Escono fuori dai loro negozi e vedono gli operai addetti alla preparazione della manifestazione organizzata dal Comune per il 2 giugno, praticare un foro piuttosto ampio nella pavimentazione nuova di qualche anno. Tutto questo non per permettere lavori di riqualificazione, di attuazione di opere indispensabili od altro, ma di inserire, nel terreno, un palo che possa ospitare la Bandiera tricolore. Eh sì, una piazza, ironizzano i passanti, rimessa in sesto con quasi 2 milioni di euro solo qualche anno fa, nel 2006, dalla precedente amministrazione, che ora vede praticare un buco nella pavimentazione, per una bandiera che non si sa se resterà anche dopo le celebrazioni per la Festa della Repubblica. A dir poco perplessi per questa scelta dell’amministrazione comunale, passanti e frequentatori del Salotto della città. Onore al Tricolore, naturalmente magari si potevano scegliere soluzioni alternative al foro nella pavimentazione. Una base diversa che potesse essere rimossa una volta terminata la Festa. La domanda, infatti, sorge spontanea: se la bandiera sarà rimossa quel buco a cosa servirà? Di sicuro a creare preoccupazioni visto che può essere anche pericoloso oltre che paradossale forare una pavimentazione praticamente nuova. Verdi dalla rabbia, bianchi dallo stupore, rossi dalla vergogna? Il Tricolore? No, la scelta di piantare la bandiera al centro della piazza con un buco nell’acqua e in terra.