Lo ricorderanno, di sicuro, più che come il giorno della Repubblica, come il ritorno in mare. Torna di nuovo a lavorare la marineria pescarese, costretta al fermo forzato per un dragaggio del fiume infinito. E torna il pesce locale al mercato ittico. Ieri notte, dopo un anno, i pescherecci hanno ripreso il largo, seppure con problemi nell’uscita dal porto. Alcune barche hanno fatto fatica e sono rimaste in secca, alla fine son riuscite a lasciare il porto canale, nonostante la pioggia ed i fondali che non ancora sono ottimali. Un giorno che ricorderanno, dopo lunghe e tortuose battaglie per il diritto al lavoro. Da domani pesce fresco del nostro mare al mercato ittico che tornerà a nuova vita. Sulle banchine dei moli si percepiva l’emozione, ieri notte, la fibrillazione anche qualche preoccupazione perché i problemi, economici in particolare, per gli armatori, soprattutto per i marittimi dipendenti, non sono finiti. Uomini della Direzione marittima e il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa ad accompagnare l’uscita in mare dei pescherecci. Per Mimmo Grosso, presidente degli armatori e i suoi colleghi, quasi un primo giorno di scuola. Un’attesa lunga un anno e di nuovo il mare, fonte di vita e di lavoro. Intanto una delibera adottata stamani all’unanimità dal Consiglio comunale di Pescara prevede la sospensione di Imu e Tares fino ad aprile 2014 per tutte le famiglie e i locali di loro proprietà che fanno capo al comparto della pesca, cioé armatori e dipendenti delle imprese del settore, residenti a Pescara. A partire dall’aprile del prossimo anno, quando si concluderà la sospensione, i versamenti saranno frazionabili in quattro rate, da pagare fino a gennaio 2015.

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