Tempi di magra per tutti, in particolare per le Amministrazioni Provinciali in un indefinito limbo tra la vita e la morte. Con le poche risorse a disposizione e lo Stato che ha chiuso i rubinetti, qualsiasi attività, anche la più banale, sembra una montagna da scalare. A Pescara, il neo presidente Antonio Di Marco ha fatto di necessità virtù puntando all’originalità.  Da ieri nell’atrio del Palazzo del Governo, in Piazza Italia, campeggia uno strano albero, senza rami d’abete e palline colorate, ma fatto esclusivamente di libri della biblioteca provinciale: “E’ il nostro modo semplice e senza tante pretese per celebrare le festività natalizie – spiega Di Marco – per il resto dobbiamo ringraziare gli studenti del Liceo Musicale, del Misticoni-Bellisario, che daranno vita nei prossimi giorni ad un concerto.” Non solo l’albero della cultura, nell’atrio della Provincia, ma anche una bellissima esposizione di sculture dell’artista abruzzese Luigi D’Alimonte, capace di plasmare la dura pietra della Maiella come mai nessuno era riuscito prima: “La pietra della Maiella utilizzata da sempre solo per uso artigianale, esce da questa gabbia – spiega l’autore – per trasformarsi in materia capace di esprimere arte, non a caso la mostra si chiama “Rinascimento della Materia”.”