Pescara: il Pino che dorme diventa monumento

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pino coricato copiaE’ sopravvissuto agli anni, alle intemperie, persino alla incuria umana: è lì, placido, dormiente ma vigile e non è un ossimoro, perché “il Pino coricato”, così lo chiamano, è un po’ il guardiano di questa area verde di Pescara, nella ex caserma Di Cocco. Per questo straordinario albero, si mobilitano il Co.N.Al.Pa, il Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio e Pro Natura Abruzzo, che si stanno attivando per presentare in Giunta regionale la documentazione relativa al riconoscimento quale “Monumento naturale” dell’albero. Si tratta di un particolare esemplare di ‘Pino coricato’, sopravvissuto negli anni a intemperie e a incuria umana. L’intento è che il Pino dormiente diventi noto non solo in Abruzzo, ma anche in tutta Italia, quale uno dei simboli identificativi del paesaggio regionale, come in passato fu per l’ulivo più antico d’Abruzzo, situato nel parco dell’abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia ed essiccatosi alla … veneranda età di 1700 anni. Poche centinaia di metri più in là, il Movimento 5 Stelle dà la sveglia alla politica, secondo i consiglieri grillini, coricata. Enrica Sabatini invita l’amministrazione comunale di Pescara a mettere in atto il Pan, Piano di Assetto Ambientale, per far tornare a nuova vita il comparto 5 della Pineta dannunziana, abbandonato da anni. Si è riunita la commissione ambiente proprio nel sito interessato e il presidente della commissione, Fabrizio Perfetto, ha assicurato che c’è massimo interesse da parte dell’amministrazione comunale di mettere in sicurezza la zona e di dare attuazione al Piano. Con i 5 Stelle e i consiglieri comunali interessati, anche gli esperti Pironi e Damiani e il consigliere regionale del M5Stelle Gianluca Ranieri, visto che la riserva dannunziana è di interesse regionale.

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