video » Pescara, la gioia a 5 stelle

grillo 5 stelleGioiscono per aver mandato Marini a casa, perché hanno già eletto i capigruppo, perché il PD li scimmiotta sulla rete, perché non si aspettavano tanta gente, perché questo è solo l’inizio. Gioiscono, soprattutto, perché hanno molto da fare e poco da dire, e non è un commento, ma un virgolettato firmato Andrea Colletti, neoeletto alla Camera dei deputati: “Quello che dovevamo dire sulla prima volta a Roma lo si poteva leggere ieri sui giornali”. Che però, sia chiaro, non dicono il vero, mai. E’ la natura diversamente antropologica dei giornalisti, evidentemente altri rispetto al resto dell’umanità, come se la professione fosse una categoria dello spirito, o una pigmento della pelle. Però, però: questa è una casa gioiosa, è la casa del Movimento 5 Stelle dove, scivoloni sulle razze professionali a parte, si percepiscono entusiasmo, voglia di fare, intransigenza incontaminata, e un’antica e ingenua purezza; quella del cittadino che finalmente sente di contare, come se si potesse rimestare nel pattume senza sporcarsi le mani. E magari si può, loro comunque ci credono, perché sentono di avere “un” potere, che non è ancora “il” potere, ma domani chissà. Nel frattempo si incontrano, festeggiano e valutano opzioni, quattro quelle sottoposte all’aula piena dell’auditorium di via Bovio a Pescara: si va dal governo di minoranza – perché in fondo il M5S è, singolarmente, la forza politica che ha preso più voti – all’alleanza col PD, per spartirsi ministeri e governare qualche mese. Oppure: si potrebbe non dare la fiducia a nessuno, ma permettere un governo di minoranza altro rispetto ai 5 Stelle. O infine, ed è la quarta opzione, quella da applauso plebiscitario, non fare accordi con nessuno. Unico faro il programma, e chi c’è c’è.


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