Pescara: la protesta dei sindacati in Comune

protesta sindacati peSindacati in piazza, a Pescara, per protestare contro la politica in campo sociale dell’amministrazione comunale cittadina che ha “tagliato i fondi per le categorie deboli”, dicono Cgil, Cisl, Uil e Ugl, “abbassato la fascia di esenzione Irpef da 16.040 euro a 10.000 euro, eliminato le agevolazioni sull’Imu”. I cittadini che si sono ritrovati in piazza Italia hanno poi “occupato” simbolicamente l’aula del consiglio comunale, dove torneranno anche lunedi’ in occasione dei lavori del consiglio, chiamato ad approvare il Bilancio preventivo. I manifestanti hanno incontrato il sindaco Marco Alessandrini, il quale ha ribadito come la situazione economica del Comune sia estremamente delicata e di voler attendere il Decreto sugli Enti Locali in discussione a Roma.

“Siamo preoccupati e indignati – dice Emilia Di Nicola della Cigl – per le scelte del Comune”, e a nulla e’ servito, aggiunge Umberto Coccia della Cisl, “provare a dissuadere l’amministrazione” per cui “le aliquote sono al massimo, e si paga nella sofferenza e nel dolore, considerato che si annunciano delle file agli sportelli, per via del mancato recapito di bollettini. Per noi questa manovra e’ inaccettabile e ingiusta”. “Hanno annullato 12 anni di trattative dei sindacati con le precedenti amministrazioni – commenta Luca Piersante della Uil. Pur essendo lacrime e sangue, poi, queste manovra non garantisce niente per il 2016 ma e’ solo una toppa per il 2015 quindi sarebbe preferibile seguire la strada del dissesto, per il Comune”. Rincara la dose Paolo Castellucci, della Cigl: “Nessuna giunta di centrodestra era riuscita a fare peggio, prima d’ora. Certo, c’e’ da dire che il centrodestra ha fatto i debiti”. 

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