( di Marianna Gianforte) – Come raccontare le nuove schiavitù con un linguaggio giornalistico efficace e capace di sensibilizzare le persone verso temi complessi come la prostituzione, l’accattonaggio, lo sfruttamento del lavoro minorile e tanti altri tipi di prevaricazioni? Ci ha provato ieri l’associazione KirmiziLab di Pescara invitando a confrontarsi, in particolare su prostituzione e accattonaggio ossia due delle forme di sfruttamento più diffuse in Abruzzo, esperti del settore e giornalisti: è spetatto a loro il compito di raccontare la nuova tratta degli esseri umani in questi due fenomeni e lo hanno fatto attraverso web-inchieste, servizi di carta stampata, reportage fotografici e approfondimenti giornalistici. Il dibattito è stato patrocinato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Pescara: dopo i saluti dell’assessore alla Cultura Giovanni Di Iacovo, ci sono stati gli interventi di Antonello Salvatore (dell’associazione On The Road), e dei giornalisti autori di inchieste e reportages sul tema.
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