Anche l’Abruzzo scende in campo per “informare e sensibilizzare” su quanto sta accadendo a Kobane, città del Kurdistan siriano assediata dai militari dell’Isis e in cui nel giro di un mese sono morte oltre 600 persone.Lunedì, alle 20.30, nella sala consiliare del municipio di Pescara, si svolgerà un dibattito con proiezione di video esclusivi. L’iniziativa, dal titolo ‘Kobane non è sola’, è promossa dai Cobas Abruzzo, da Rifondazione Comunista, dalla Rete di solidarietà con la Palestina e pace nel Mediterraeo Abruzzo.Molise, dall’Anpi Pescara e da L’Altra Europa con Tsipras-Abruzzo.  Yulmaz Orcan, rappresentante in Italia del Knk-Congresso Nazionale Kurdo e Maurizio Acerbo di Rifondazione Comunista hanno spiegato che  “I ‘tagliagola’ dell’Isis con il beneplacito della Turchia, Paese alleato dell’Italia e degli Usa, hanno scelto di assediare un’area in cui da due anni le comunità rappresentano un esempio rarissimo di autogoverno fondato sulla tolleranza, sui diritti e sulla democrazia. Mentre tutti dicono che l’Isis, con le sue barbarie, è il nemico principale, lo stesso Isis gode del sostegno delle nazioni che sono amiche dell’occidente, mentre le comunità attaccata e il loro partito sono considerate organizzazioni terroristiche”.