Una discussione animata, al secondo piano di via Basento a Pescara, nella zona di san Donato: gli animi si accendono e per un uomo di 53 anni, un malore, è stato fatale. E’ morto così, Guido Di Nardo, durante un alterco, questa mattina, all’interno del suo appartamento con un tossicodipendente di 45 anni, noto in zona ed alle forze dell’ordine, accusato, dallo stesso Di Nardo, di avergli rubato 500 euro, nascosti nel suo armadio, la sera prima quando era andato a trovarlo. Il tossicodipendente, che abita vicino a casa di Nardo, ha rischiato il linciaggio dai residenti, stanchi, dicono, dei continui furti del disperato in continua ricerca di soldi. Alla discussione con l’uomo che continuava a negare di aver rubato i soldi a Di Nardo, ha assistito la moglie del 53enne colpito da malore, ed una terza persona accorsa nell’appartamento, dopo aver sentito le urla. Sul posto il medico legale per stabilire, con certezza, le cause della morte, gli agenti della Squadra Volante, coordinati dal vicequestore Alessandro Di Blasio, con il supporto della Squadra Mobile. Il tossicodipendente è stato portato in questura per tutelare la sua incolumità, visto che gli abitanti sono inferociti contro di lui, anche se, al momento, non c’è alcuna accusa a suo carico. I vicini descrivono come una persona tranquilla e pacifica, Guido Di Nardo, che viveva con una pensione di invalidità e che era appena uscito dall’ospedale, soffriva, pare, di ipertensione. Alcuni residenti, hanno riferito poi, che il padre di Di Nardo, sia morto anch’egli per un malore fulminante, venti anni prima, proprio dopo una discussione. Di Nardo lascia la moglie e due figlie. Il parroco di San Gabriele, don Valentino Iezzi, lo descrive come un uomo tranquillo che era appena andato a ritirare dei pacchi, stamani, offerti dalla chiesa stessa, dopo aver portato, come ogni giorno, il cane fuori.