PESCARA – Non sembra essere nata sotto la buona stella la mozione di sfiducia presentata dai consiglieri del Fli Massimiliano Pignoli e del Pd Camillo D’Angelo al sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia. In un’animato consiglio comunale, questa mattina, caratterizzato più che altro dal disagio per il mancato funzionamento dei termosifoni nell’aula consiliare, si é discusso molto nel merito, ma con la consapevolezza che la richiesta non avrebbe avuto un grande seguito, in primis per la presenza massiccia dei consilieri di maggioranza e poi, dall’altra parte, della scarsa partecipazione dei consilieri d’opposizione. Resta il dato della provocazione nei confronti di un’azione amministrativa che ad un anno dalla sua naturale conclusione – a detta della minoranza – é destinata ad essere totalmente fallimentare. Il 99,99% degli obiettivi indicati nel programma di governo Mascia – ha fatto notare il vice segretario regionale del Pd Gianluca Fusilli – non solo non é stato realizzato ma non é neanche diventato argomento di discussione in questi 4 anni. Con il cambio di ben 7 assessori e le frequenti fuoriuscite la maggioranza, poi, si é contraddistinta per la sua friabilità, mentre questa amministrazione – ha precisato ancora Fusilli – non é stata capace di portare a termine progetti basilari come il Piano Urbano di Mobilità, l’azione franco-urbana ed il progetto di Smart City, già adottato da città come Rimini, sulle infrastrutture tecnologiche, e che nell’Expo’ 2015 a Milano, dovrebbe vivere una fase di grande visibilità con degli spazi dedicati ad ogni singola Regione. Di contro Lorenzo Sospiri del Pdl parla invece di Opposizione scarsamente convinta delle proprie battaglie tanto da disertare l’aula oggi e di un’azione di governo che sta raggiungendo, al contrario, la sua fase apicale.
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