Pescara, nasce il logo della movida di qualità

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pescara vecchia“Il logo ‘Pescara Vecchia’ dell’omonimo consorzio dovrà diventare un modello di movida sana e attrattiva”: così l’assessore comunale al commercio, Giacomo Cuzzi, ha commentato la presentazione ufficiale del logo al Comune di Pescara. “Con gli imprenditori di questa parte storica di città è nato un percorso per rigenerare la vocazione della zona – ha spiegato Cuzzi – che deve essere attenta a mantenere il livello vocativo elevato, perché la qualità del servizio e dell’offerta diventi attrattore di una movida bella, sana e capace di rappresentare città e territorio. Il logo è un modello a cui anche l’amministrazione crede molto, perché si fa portatore di un messaggio positivo e anche perché avvia direttamente con gli operatori per un percorso capace di isolare ed escludere utenze e movida non qualificanti. ‘Pescara Vecchia’ può essere un modello da replicare anche in altre zone della città che vivono una forte espansione e sono convinto che gli imprenditori che operano altrove possano e debbano seguire il cammino positivo che altri hanno già intrapreso “. “Il Consorzio Pescara Vecchia è la somma di tutta una serie di iniziative sfociate nel logo che presentiamo oggi – ha dichiarato il presidente del consorzio, Cristian Summa -. Ad oggi sono 40 gli operatori che hanno deciso di impegnarsi a rispettare le regole che ci siamo dati e la concessione del logo è pro tempore per chi fa parte del consorzio, in quanto il logo certifica l’adesione a tali regole e chi non le rispetta può vedersi revocare il logo. Abbiamo scelto di procedere secondo questa via perché vogliamo farci portatori di un divertimento sano e di qualità: bisogna servire bevande secondo le regole e cucinare cose buone. È una formula che abbiamo sperimentato e che ha funzionato in questi mesi di rodaggio, perché ha animato il perimetro rappresentato dal Consorzio e ha qualificato l’offerta di food e beverage”. Secondo Summa “il logo rappresenta anche una determinazione geografica che è compresa fra Corso Manthonè, via delle Caserme, piazza Unione, piazza Garibaldi e via Flaiano. Dentro tali confini c’è un ticket per gli operatori che si impegnano a mantenere determinati prezzi a cocktail, birre e cicchetti e a rispettare tutte le regole di somministrazione. Con l’Amministrazione abbiamo poi intenzione di promuovere il marchio anche attraverso prodotti tipici come l’Aurum per riprendere territorialità e promuovere cultura di beverage e di enogastronomia locale”.

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