Nasce, in Abruzzo, la Prima Biblioteca Braille per ipovedenti e non vedenti. Consultabili da oggi, alla Biblioteca Di Giampaolo, nei locali lungo la Tiburtina a Pescara ma anche nelle sedi di Penne e Torre de’ Passeri, oltre 400 volumi in braille, dai grandi classici, alle enciclopedie, ai trattati, ai romanzi, oltre ai libri parlati. Una iniziativa intrapresa dalla Agenzia per la Promozione Culturale Di Giampaolo con l’Unione Italiana Ciechi che, fa sapere il presidente di Pescara Marcello Antonacci, ha voluto donare i volumi della loro sede alla biblioteca regionale per far sì che vengano letti da tutti. Vanno dai due ai tremila i non vedenti totali e gli ipovedenti nella nostra regione che devono far fronte a difficoltà immaginabili, come barriere architettoniche spesso anacronistiche. Basterebbe, ad esempio, istallare un annuncio acustico sui mezzi pubblici come sulle metro nella grandi città, o adottare altri accorgimenti per rendere la vita dei non vedenti più facile. Il direttore della Biblioteca Oriano Notarandrea e il responsabile tecnico Rodolfo Francavillese sono soddisfatti dell’iniziativa, nonostante le difficoltà che la struttura affronta ogni giorno. Avevano chiesto di utilizzare i locali del Museo Colonna o quelli della Stazione Ferroviaria per far tornare la biblioteca in centro, in una zona facilmente raggiungibile da tutti, anche se vanno fieri di aver comunque contribuito a rendere un servizio ad un quartiere spesso trascurato della città. Oggi è la giornata nazionale del Braille, che nacque come comunicazione cifrata utilizzata dall’esercito napoleonico nelle trincee, poi schematizzata poi da Louis Braille: si tratta di combinazioni numeriche e di posizioni di sei puntini in un rettangolo di un centimetro e mezzo. “Indispensabile – dice Antonacci – imparare il Braille magari poi sostenuti da altri mezzi tecnologici”.