Pescara: Nuove regole per la politica culturale

Bryan urlo

aurumpescaraVa in soffitta a Pescara la logica della più totale deregulation della politica culturale con l’adozione di una delibera ritenuta, dai suoi stessi promotori, pressocchè rivoluzionaria. Si viene da anni in cui, tra sperperi per manifestazioni di scarso spessore, spazi affidati gratis su basi clientelari, ed il più totale caos nella distribuzione delle proposte, fare cultura a Pescara é stato quasi impossibile; non che ora le cose siano migliorate, ma almeno va accolto con moderato ottomismo il tentativo dell’attuale amministrazione comunale di dare quanto meno una nuova regolamentazione nella gestione dei cosiddetti contenitori, in attesa di vedere concretizzarsi una linea d’indirizzo ben precisa per quel che riguarda i contenuti: “Intanto abbiamo completamente stravolto gli orari di fruizione, ad esempio, dei nostri musei inspiegabilmente chiusi il sabato e la domenica – spiega l’assessore al patrimonio culturale Paola Marcheggiani – i nostri spazi poi saranno messi a disposizione di chiunque ma attraverso un unico punto di prenotazione e per quanto riguarda gli spazi dell’Aurum, la Sala Alambicchi sarà gratuita, mentre per le altre sale bisognerà pagare anche se a tariffe inferiori rispetto al passato.” “Punteremo anche ad un calendario unico per evitare accavallamenti – spiega l’assessore comunale Giovanni Di Iacovo – mentre a breve incontrerò tutte le realtà culturali della città per concordare una politica che dia la possibilità a tutti di esprimere il proprio valore.”

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