Opere pensate, discusse e combattute, magari realizzate anche in tutta fretta, sta di fatto che, a pochi mesi dal loro completamento, mostrano drammaticamente tutte le loro lacune, creando una montagna di disagi e costringendo l’attuale amministrazione comunale di Pescara a porre rimedi. Le opere in questione, a firma della ex giunta comunale, sono la pavimentazione di Corso Vittorio Emanuele e la piazzetta adiacente il nuovo mercato coperto di Largo Scurti in Centro. Per la serie “come volevasi dimostrare”, il grande pasticcio di Corso Vittorio Emanuele, opera progettata e pensata per il solo passaggio pedonale, poi, a seguito di battaglie feroci tra gli stessi commercianti e di oggettivi problemi legati ad un sistema viario di cui non si era tenuto evidentemente conto, riconsegnata ad autovetture e mezzi pubblici. Fin troppo scontato immaginare quello che poi é successo, manto stradale sbriciolato dal passaggio continuo dei mezzi, da qui la decisione di chiudere la strada per 4 giorni, quanto basta per consentire di rinforzare i tratti più danneggiati, quelli nei pressi dei tombini. Decisione, però, secondo molti inopportuna, tanto che questa mattina diversi commercianti si sono lamentati accusando il Comune di chiudere la città proprio nei giorni delle festività pasquali, mentre restano i disagi per lo smantellamento della controstrada dell’area di risulta, anche perchè nell’ordinanza del sindaco non vengono indicati percorsi alternativi. Da Corso Vittorio Emanuele, un centinaio di metri più a nord, piazzetta di Largo Scurti, rimessa a nuovo con la ristrutturazione del Mercato Coperto, si vorrebbe dire a regola d’arte, ma purtroppo non é cosi: punti recintati con tanto di cartelli di pericolo, le soglie sulle aiuole semplicemente poggiate sul terreno e non fissate, infiltrazioni continue. Anche qui in molti si lamentano per come sono stati effettuati i lavori ed anche qui, prima o poi, Amministrazione Comunale costretta a metterci la vecchia e cara pezza.