Pescara: paziente morta in ospedale, indagati 3 medici

Daniela Musini

Ospedale PescaraCure inadeguate: tre medici indagati per una paziente morta in ospedale a Pescara, dove era arrivata in preda a crisi respiratoria. Una morte evitabile, secondo l’accusa, avvenuta solo in conseguenza delle omissioni terapeutiche dei sanitari. La donna era stata ricoverata d’urgenza nel reparto di Medicina con la diagnosi di “crisi respiratorie recidivanti, scarsamente response a terapia, broncopasmo diffuso e segni di sovraccarico ventricolare sinistro”. Presa in carico dai tre medici durante i loro rispettivi turni, la aritmia ventricolare risultò grave al punto da determinarne la morte. Ma, se l’ipopotassemia avesse ricevuto una terapia corretta, “con rilevantissima probabilità, se non con certezza, la morte poteva essere evitata”. I tre medici del reparto di Medicina dell’ospedale pescarese sono indagati per omicidio colposo “perché per imprudenza, negligenza ed imperizia e, in particolare, per inescusabile colpa professionale, omettevano in cooperazione tra loro l’approccio terapeutico che avrebbe salvato la vita ad una donna ricoverata nel reparto ed affidata alle loro cure, cagionandone la morte”. La vicenda risale al febbraio del 2014; nello specifico, i medici avrebbero “omesso colpevolmente di disporre l’approccio diagnostico terapeutico salvavita, adeguato alla evidente grave ed allarmante ipopotassiemia, risultante con evidenza dai tre esami emogasanalitico ed ematochimici”. 

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