Pescara: pescherecci arenati in porto. Lo scalo resta aperto in attesa del dragaggio

pescereccionotteCi risiamo, e stavolta con l’aggravante che sono stati spesi 13 milioni di euro per dragare il porto: stanotte, nella darsena commerciale, sono rimastati incagliati alcuni pescherecci della flottiglia di Pescara che stavano prendendo il largo per andare a pesca. A causa dei fondali insabbiati, le imbarcazioni si sono arenate nella canalina di uscita che, dopo le mareggiate di questi giorni, si è riempita nuovamente di sabba e detriti. Solo dopo alcune ore parte della barche ha preso il largo, ma altre si sono arrese e sono rientrate in porto. E all’alba, un altro peschereccio è rimasto incagliato tra il fiume e il mare, mentre stava uscendo per andare a pesca, soccorso dal personale della Capitaneria di Porto. I pescatori sono amareggiati e delusi, perché il dragaggio atteso ed effettuato costato 13 milioni di euro, non ha risolto nulla. I benefici sono durati solo alcuni mesi e poi tutto è tornato come prima. Fondali insabbiati, col pericolo tangibile per le imbarcazioni che lasciano o rientrano in porto e per l’incolumità degli stessi marittimi. “Poi pensano al traghetto per la Croazia! A Spalato c’andremo col moscone o a piedi!”, ironizza qualcuno, mentre compaiono scritte eloquenti lungo la sponda del fiume senza pace “Il porto pantegana”. “Per risolvere la situazione occorre un dragaggio drastico – afferma un rappresentante della marineria – con un monitoraggio ed una manutenzione continua. Altrimenti chiudiamo il porto, con una sconfitta per tutta la città di Pescara”. Certo per una città che dal suo fiume prende il nome, non riuscire a risolvere la questione del porto e dei fondali del fiume è un paradosso. Tutto questo mentre il prossimo 16 febbraio dovrebbe partire un nuovo mini dragaggio. Con la marineria, gli operatori marittimi che temono la nave petroliera non possa più entrare in darsena, dopo che la stessa si era arenata qualche tempo fa e approdata a mezzo carico. Si pensa anche al nuovo piano regolatore portuale che dovrebbe addirittura deviare il corso del fiume, ma ora bisogna fare i conti con le secche in darsena che rappresentano un vero e proprio pericolo per le imbarcazioni. E pensare che per definizione un porto dovrebbe essere sicuro, e invece….

IL COMUNICATO STAMPA DELLA DIREZIONE MARITTIMA

La piena del fiume Pescara dei giorni scorsi e le forti mareggiate che hanno colpito il litorale abruzzese hanno comportato notevoli variazioni dei fondali nel porto di Pescara, con la particolare riduzione delle batimetrie in prossimità dell’imboccatura del Porto Canale. Tale repentina diminuzione dei fondali ha causato nella notte scorsa e nella prima mattinata odierna l’insabbiamento di due pescherecci con pescaggio di circa tre metri e mezzo. A seguito di tali eventi, il Comandante della Capitaneria di Porto di Pescara ha disposto la costante presenza in ambito portuale delle motovedette in assistenza ai pescherecci in uscita ed in ingresso dal porto, ed ha disposto di effettuare dei rilievi in urgenza finalizzati ad avere una situazione aggiornata dello stato dei fondali e garantire al contempo una navigazione il più possibile in sicurezza all’interno del porto. La secca è stata altresì segnalata con il posizionamento di una boa di segnalazione e la riduzione delle batimetrie è stata opportunamente divulgata a mezzo “avviso urgente ai naviganti” e via radio con ripetuti avvisi di “securitè” sul canale 16 di emergenza. I due insabbiamenti sono peraltro involontariamente accaduti all’alba della giornata odierna in cui ha avuto luogo la riunione tecnica di coordinamento tra gli Enti istituzionalmente interessati alla problematica del dragaggio del porto e sono stati quindi oggetto di discussione e di approfondimento anche per le future modifiche strutturali del porto di Pescara. Alla luce della riunione tenutasi e della nuova situazione dei fondali è stato garantito, dal Provveditorato alle Opere Pubbliche e dagli Enti competenti presenti alla riunione, che i lavori di dragaggio avranno inizio il prossimo 16 febbraio a partire proprio dalla secca creatasi in prossimità dell’imboccatura del porto canale. …

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