Pescara: Piano di Riequilibrio Ok con riserva

comune pescaraUn Piano di 85 pagine, esclusi gli allegati, per programmare l’uscita del Comune di Pescara dalla stagnazione del predissesto finanziario. Il documento, redatto con estrema perizia dall’ufficio tecnico coordinato dal dirigente del Dipartimento Amministrativo del Comune Guido Dezio, con la supervisione dell’assessore comunale al bilancio Bruna Sammassimo, ha ricevuto soltanto ieri il parere del Collegio dei Revisori che dopo una lunga serie di valutazioni, ha dato il suo Ok anche se con un paio di riserve. Da domani la discussione in Consiglio Comunale, l’approvazione entro il 29 e poi entro 30 giorni dovrebbe arrivare anche il parere ultimo della Corte dei Conti. Il punto di contrasto tra i contenuti del piano e la valutazione dei Revisori riguarda, oltre che la richiesta d’integrazione di un bilancio di cassa, facilmente controdeducibile – secondo Dezio – l’idea, per nulla peregrina, di spalmare un disavanzo complessivo di oltre 50 milioni, che comprende anche crediti certi e potenziali come gli oltre 7 milioni dell’Aca, il cui destino si conoscerà solo all’esito dell’udienza per il concordato dell’azienda prevista per fine aprile, in 28 anni anzichè in 10 e questo consentirebbe al Comune di pagare una rata, a tasso 0%, di 1,8 circa invece che di 5 milioni per buona pace delle tasche dei pescaresi. Stando alle norme attuali questo non sarebbe possibile ma: “i tecnici del Ministero dell’Interno e dell’economia – spiega Guido Dezio – hanno già fornito rassicurazioni riguardo all’anomala collocazione del Comune di Pescara, da una parte soggetto a sperimentazione e dall’altro in regime di predissesto, dunque una situazione di limbo che ci differenzia da altre situazioni e ci da diritto a fare casistica per una variazione della norma già in esame e sulla quale siamo fiduciosi.” Resta poi l’impegno, nel piano, di ridurre i costi della macchina comunale, almeno undici milioni nei primi 3 anni, a fronte di un anticipo del fondo di rotazione da parte dello Stato di circa 33 milioni e 500 mila euro. Intanto con la riduzione dei costi riguardanti il servizio di raccolta dei rifiuti, due milioni in tre anni, che consentirà ai pescaresi di pagare una Tari di almeno il 7% in meno: “Nostro obiettivo – sottolinea il sindaco Marco Alessandrini – é di mantenere lo standard dei servizi con l’efficientamento della spesa, in questo Piano ci sono le ricette giuste.”

Sii il primo a commentare su "Pescara: Piano di Riequilibrio Ok con riserva"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato


*