Tutti sperano che l’ex Cofa diventi ex per davvero e che l’area nella zona sud di Pescara, dove prima insisteva il mercato ortofrutticolo, sia rivitalizzata. Tutti sperano ma tutti sembrano essere divisi, proporre soluzioni alternative, ognuno dal proprio punto di vista. Soprattutto alla luce del gran rifiuto della Camera di Commercio all’acquisizione dell’area dalla Regione per la cifra di quasi 12 milioni di euro in seguito all’accordo di programma saltato in Consiglio comunale per l’ostruzionistmo dell’opposizione e il tempo scaduto. L’assessore Antonelli accusa l’opposizione di irresponsabilità e parla di prossima approvazione, almeno, del PP2, il Piano Particolareggiato. Risponde Di Pietrantonio del Pd: “Quell’accordo non ci convinceva, non siamo irresponsabili, vogliamo il meglio per la città” e propone come possibile soluzione uno scambio fondi Fas destinati alla città con l’ex Cofa che la Regione potrebbe cedere. Di acquisizione, da parte del Comune, direttamente dalla Regione, dell’area, parla Pignoli del Fli. E i soldi? “Attraverso delle permute” – risponde. C’è chi teme che l’area possa andare ad un privato, con l’indizione di un nuovo bando. Sospiri, Pdl, che si era battuto, come consigliere regionale, per la cessione da parte della Regione di quell’area è amareggiato, anzi, arrabbiato con la minoranza: “Il loro ostruzionismo è stato da irresponsabili. E adesso?: “Spero che la Camera di Commercio ci ripensi. Meglio i topi o un hotel a 5 stelle?”. Per il Sel parla Di Iacovo: “Non ci sentiamo colpevoli. Non potevamo accettare un accordo al buio”. Licio Di Biase per l’Udc spera anch’egli in una acquisizione da parte de Comune, anche se difficile. Insomma la politica si divide sull’ex Cofa, forse l’unico punto su cui si è d’accordo è che l’area debba restare al pubblico. E i cittadini, dal canto loro, che il pubblico faccia qualcosa.

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