Verso l’Adunata: quando gli Alpini scesero … al mare

di sante giandomenico

alpini pe aqFu un’adunata storica quella nel maggio del 1989, perché non si era mai vista una fiumana di Alpini scendere al mare, tutti insieme. 13 e 14 maggio 1989, per la 62° Adunata Nazionale delle penne nere, venne scelta Pescara. Chi c’era allora, ricorda Corso Vittorio Emanuele riempirsi di colori, gente, musica, canti. Immagini che lasciarono il segno in una città di mare e che è stata pronta ad accogliere migliaia e migliaia di Alpini, provenienti da tutta Italia. Come dimenticare la spiaggia solcata da miriadi di penne nere, e il mare ad accogliere la festa, con la rassicurante presenza di Majella e Gran Sasso alle spalle a vegliare sul tutto. Sembra ieri, invece sono passati 26 anni da allora, e a distanza di tanti anni, la nostra regione si prepara ad accogliere di nuovo gli Alpini. Stavolta è il capoluogo, L’Aquila, dove si attendono con emozione e gratitudine, visto ciò che hanno fatto gli Alpini nel dopo terremoto. “Ricordo, ricostruzione, dovere”: tre parole che ben condensano lo spirito e la missione dell’88esima Adunata nazionale degli Alpini, che quest’anno sarà ospitata (per la prima volta in 95 anni di storia) dalla città de L’Aquila il 15, 16 e 17 maggio prossimi. Sono attese trecentomila persone, settantamila le penne nere partecipanti alla sfilata, che in circa dodici ore attraverseranno la città da est a ovest. La festa si aprirà già dalla mattina del 15 maggio, con la solenne deposizione della corona ai caduti seguita dall’apertura, nel parco del Castello, della mirabolante Cittadella degli Alpini. Seguirà un fitto calendario di eventi e incontri. L’auspicio è che si possa ripetere il successo della sfilata di Pescara, due città vicine anche se diverse, unite nel tempo e nello spazio anche grazie agli Alpini.

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