video » Vecchie e nuove “Convergenze”

convergenzeDalla fine degli anni Sessanta, fino ai primi anni Ottanta, la città di Pescara è stata protagonista di una irripetibile stagione creativa. Arte contemporanea, happenings, teatro classico, sperimentale, musica classica, contemporanea, jazz, poesia.erano di casa e molti artisti creando e vivendo quel clima e quelle esperienze si sono affermati in campo nazionale ed internazionale. Una delle esperienze più significative è stato il Centro culturale galleria – laboratorio “Convergenze”, attivo a Pescara dal 1973 al 1981, e promosso da Peppino D’Emilio. Due anni di ricerca su materiali e testimonianze di non facile reperibilità, sono stati resi disponibili alla città di Pescara per una ri-lettura di quegli anni, con foto, video, testi, documenti, interviste, (in gran parte materiali inediti), per offrire e restituire ai cittadini l’atmosfera, il fervore creativo e la storia culturale e sociale di una stagione creativa forse non più vissuta in città. Quel “Laboratorio comune d’arte” ha proposto in quegli anni una modernissima visione “multimediale” dell’arte, aprendosi all’interazione tra artisti provenienti da vari campi sperimentali: musica e teatro contemporanei, performance poetiche e artistiche, musiche di raro ascolto, film d’arte (antesignani della videoarte), fumetto, scultura, danza, conferenze, dibattiti: un’esperienza straordinaria e per certi versi utopica, antesignana di una concezione attualissima dell’agire artistico. Un clima che si è tornato a respirare nella due giorni di eventi al Matta e in altri luoghi della città. non solo per conoscere il passato quanto per figurarsi il futuro. Attraverso mostre, performance, dibattiti e talkshow sono emerse linee progettuali possibili e percorribili oggi, riflettendo su esperienze e modalità di gestione collaborativa utilizzabili per spazi pubblici, quali il “Matta”, spazio laboratorio flessibile e modellabile per le diverse esigenze dove è possibile far incontrare e collaborare a livello progettuale e performativo diverse forme d’arte e di espressione, arti figurative, musica, performance, danza, teatro e consente di pensare alla costruzione di una rete di relazioni e di scambi nazionali ed internazionali. Un luogo insomma, non solo di antiche ma nuove convergenze.


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